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Qui Pirro sconfisse i romani. Ascoli Satriano è uno scrigno capace di custodire secoli di storia. Presso il polo museale è esposto il famoso Trapezophoros, restituito alla città dal Getty Museum di Malibu.
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Le origini dell’abitato di Ascoli Satriano sono molto remote, fu infatti un importante centro dauno intorno all’XI secolo a.C., fu successivamente teatro di una famosa battaglia, qui infatti Pirro nel 279 a.C. sconfisse l’esercito romano. Ascoli divenne successivamente municipio romano e dopodiché fu conquistata dai saraceni, per poi divenire normanna.
Posto sul punto più alto del borgo antico c’è l’antico castello, di origini normanne e nato come una struttura di difesa, fu trasformato dagli ultimi feudatari in palazzo ducale. La struttura originale è stata completamente modificata, evidenti le eleganti finestre ad arco poste sul portale di ingresso; le prigioni sono l’unico ambiente che non ha subito rimaneggiamenti.
Il bel Duomo cittadino aveva originariamente forme romaniche, successivamente fu adattato allo stile rinascimentale per poi prendere in parte lineamenti barocchi. La facciata ha tre portali sormontati da baldacchini, all’interno è conservato un busto in argento di S. Potito, un bel coro ligneo seicentesco, alcune interessanti tele e dei mosaici di autori contemporanei. Un’altra chiesa da visitare è quella dedicata all’Incoronata con a sua facciata neoclassica, il progetto fu realizzato dal Vanvitelli (l’architetto della reggia di Caserta).
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I ritrovamenti emersi durante le campagne di scavo sono esposti presso il Polo museale archeologico civico-diocesano. Il polo museale comprende il Museo civico Pasquale Rosario e quello diocesano ed è allestito all’interno del bel monastero di Santa Maria del Popolo. All’interno del museo sono allestite tre differenti mostre: Policromie del sublime, comprendente quelli che sono stati chiamati “I marmi di Ascoli Satriano”; “Lo spreco necessario”, comprendente i corredi funebri ritrovati nelle tombe daune e romane; la terza collezione è quella del museo diocesano, ricca di dipinti ed arredi liturgici.
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Il Parco archeologico dei Dauni, permette al visitatore di attraversare fisicamente i luoghi storici, si sviluppa in due zone: la collina del serpente e l’area monumentale. Lungo i declivi della collina del serpente è possibile ammirare ciò che resta del villaggio dauno, compreso un santuario e la necropoli del VI-V secolo a.C. L’area monumentale è caratterizzata da resti di pavimentazione realizzata con ciottoli di fiume, un santuario di età tardo antica e varie tombe.
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Una tabella riepilogativa dei principali luoghi di interesse storico, culturale e paesaggistico.
In questa mappa navigabile puoi vedere dove si trova Ascoli Satriano.
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Ecco come raggiungere Ascoli Satriano comodamente con i principali mezzi di trasporto disponibili.