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Verrà aperta al pubblico sabato 10 febbraio la mostra personale di Angelo Accardi, ospitata dalla Contemporanea Galleria d’Arte di Foggia, a cura di Giuseppe Benvenuto.
Segnato da un percorso artistico che si concretizza con la perenne ricerca delle nuove sensazioni da scoprire, Accardo movimenta con dolce energia, eleganza cromatica e leggero rigore tutte le opere del suo ultimo ciclo, abitate ed attraversate velocemente da elementi insoliti quanto mai inattesi, ormai simboli riconoscibili di tutto il suo lavoro, strumenti di evasione, gioco e liberazione quali possono essere i suoi famosi struzzi. Animali simpatici che irrompono sfacciatamente nel silenzio austero di musei e spazi chiusi creando dinamismo, curiosità ed attenzione, con fare invadente, un po’ fuori luogo, senza riverenza alcuna verso le opere di Mirò, Haring, Picasso, Warhol, Liechtenstein. Queste ultime, inevitabilmente attratte da tanto chiosare, osservano, attonite, sorprese, divertite ed improvvisamente ammiccano, si svegliano, tornano a vivere; finalmente quello che era anonimo si svela, quello che era scontato si avverte, quello che era nascosto si vede e tutto si ricolora.
Nonostante parlare contemporaneo sia senza dubbio una via difficile, e voler sfidare nel gioco stili, epoche e storie diverse sembri un’alchimia impossibile, Angelo Accardi dimostra di aver trovato la via, la chimica che relaziona materiali, tecniche e vita. Con Misplaced e poi Blend, l’artista complica apparentemente la vita ad uno spettatore offrendogli stupore, la materia viva della chiamata dell’opera che pretende di essere guardata alla ricerca del senso: mescola elementi, schegge folli come frame di pellicole famose che hanno colpito il suo immaginario, la scultura di Giacometti che sosta sulla testa di un Ercole Farnese, mentre un Homer Simpson fa capolino assieme ai Minions.
L’esperienza sensoriale delle opere di Accardi rivela dunque uno stimolo fortissimo ad andare oltre e a non aver paura di elaborare i contenuti del passato perché vivere è raccontare qualcosa di noi a chi è altro da noi.
La mostra sarà aperta fino a domenica 4 marzo, scopri di più su: www.angeloaccardi.com