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“Ritornerai?”, ad Andria un murale per gli studenti fuori sede

“L'opera, inaugurata lo scorso 31 ottobre, raffigura un giovane pronto per partire.”
“Ritornerai?”, ad Andria un murale per gli studenti fuori sede

È stato inaugurato lo scorso 31 ottobre, ad Andria, un murale dedicato a tutti i giovani fuorisede di Puglia.

Ritornerai? è l’ultimo progetto dello street artist Daniele Geniale, che ha raffigurato sul muro di un palazzo di viale Ovidio un ragazzo con valigia pronto per il lungo viaggio lontano dalla sua Puglia e dai suoi affetti.

Il progetto, promosso dal bando della Regione dal nome “Open call – Street art”, è stato realizzato in un punto non a caso della città: nelle sue vicinanze c’è il parco Graziella Mansi, punto nel quale si concentrano gran parte delle fermate dei pullman low cost che di giorno in giorno sono frequentati da giovani pronti a trasferirsi in altre parti d’Italia (ma non solo) per cercare fortuna.

Il continuo esodo verso le altre città

Come spiegato dallo stesso artista con un lungo post sulla sua pagina Facebook, “dalle foto in bianco e nero anni 50 dalle quali si capivano i sentimenti e le emozioni che i migranti del mezzogiorno provavano ad oggi non è cambiato un granché. Da qui, dalla mia città, dal Sud Italia la gente continua ad andarsene sperando di tornare quando le cose saranno migliorate”.

Sono state le innumerevoli partenze dello stesso Geniale che l’hanno spinto a cercare una risposta al solito e classico quesito sul ritorno. Sebbene rispetto al secolo scorso siano cambiate le pose, i generi, l’abbigliamento e i linguaggi la sostanza è sempre la stessa: chi va via dalla regione non sa mai cosa sarà del proprio futuro.

Il corpo senza volto

L’opera, realizzata in due giorni, è stata volutamente completata senza volto: il murale mostra i corpo di un ragazzo, seduto su una valigia in attesa del mezzo che lo porterà lontano dai suoi affetti.

A non essere presente il suo volto, che, come spiegato dall’autore del murale, è frutto di una scelta ben precisa: in questo modo non è stato dato nessun genere, riuscendo a parlare in generale della gente che migra.


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