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Dehor incendiato a Capodanno: Andria si rialza con un concerto di beneficenza

Dehor incendiato a Capodanno: Andria si rialza con un concerto di beneficenza

Un gazebo bruciato diventa il palcoscenico per una mattinata di musica. E’ il messaggio trasmesso da diversi artisti e cantanti di Andria (i Caroselli, i Supramonte, Dario e I Meridionali, Patty Lomuscio, Savio Vurchio, i Feeling Alive), protagonisti nella mattinata di domenica 10 gennaio di un flash mob su Corso Cavour, in pieno centro cittadino, laddove nella notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio un petardo aveva incendiato la copertura esterna di un bar, provocando danni per circa 3mila euro. Il tutto è nato da un tam tam mediatico promosso sul web, concretizzato nell’evento dal titolo “Street Life-Un’altra città è possibile”. Un messaggio deciso da parte di un gruppo cittadini, sostenuto da centinaia di presenti, al suon di “La città che vogliamo non è quella che carbonizza dehors nella notte di Capodanno”.

Centinaia i partecipanti per “Street Life-Un’altra città è possibile”

“Una notte di pura follia quella del Capodanno consumatasi nella città di Andria dove ormai il senso di impunità, di certezza dell’impunità e di assoluta anarchia ha devastato culturalmente e fisicamente Andria-aveva denunciato il presidente di Unimpresa BAT Savino Montaruli-A farne le spese anche un’impresa che ha investivo in questo territorio risorse ed energie proprie e che nell’arco di una sola notte, in pochissimi minuti, ha visto vanificare gli sforzi del proprio lavoro e del proprio impegno. Un dehor completamente distrutto appartenente ad una pizzeria in corso Cavour, uno dei cosiddetti salotti buoni della città. Pare che la causa sia stata lo scoppio di alcuni petardi, giunti troppo vicini ai tendoni, andati in fiamme ma su questo sono in corso le indagini delle Forze dell’Ordine che valuteranno anche le autorizzazioni concesse e l’idoneità dei materiali utilizzati e qui anche gli uffici comunali saranno chiamati a dare risposte”.

Ai titolari della pizzeria era già giunta, attraverso la presente nota affidata all’Ufficio Amministrativo di Unimpresa Bat che ha espresso vicinanza, la solidarietà dei colleghi, dei tanti colleghi che operano in corso Cavour e dintorni e che sentono forte il fiato sul collo di una movida che sempre più spesso dà segnali di intolleranza e di aggressività che vanno ben oltre il puro senso del divertimento.


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