Otto aree tematiche per portare ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni a “scuola di buona salute”. La Regione Puglia attiva la promozione delle pratiche positive a scuola attraverso le direttrici facenti capo a nutrizione e attività motoria, contrasto alle dipendenze, salute e ambiente, sicurezza in casa e al lavoro, comportamenti a rischio, benessere mentale, corpo in salute e affettività e sessualità. A presentare l’iniziativa è stato l’assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo, dal commissario dell’Aress Giovanni Gorgoni, dal direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Anna Cammalleri e dalla dirigente della Sezione Promozione della Salute e del Benessere della Regione Puglia Francesca Zampano. Un progetto che veleggia su basi importanti, quali i numeri dell’anno scolastico 2015-2016: 641 adesioni da parte degli istituti scolastici ad almeno un programma (regionale o provinciale) di educazione alla salute, con conferma del trend in crescita con un coinvolgimento di 3.900 classi e complessivamente di 83mila ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 18 anni.
La Regione Puglia, coinvolgendo l’assessorato al Welfare e l’Ufficio scolastico regionale, ha investito nel progetto “Piano Strategico Regionale per la Promozione della Salute nelle Scuole” e ha continuato a sostenere e a realizzare il Catalogo scolastico, un vero e proprio catalogo di attività possibili rivolte alla scuola e agli studenti, uno strumento di lavoro per il mondo scolastico e quello sanitario, uno strumento di pianificazione ed attuazione delle azioni di Promozione alla Salute nelle giovani popolazioni studentesche della Regione Puglia. “Coinvolgere quasi 4mila scuole e 83mila ragazzi ci dimostra che stiamo viaggiando sulla strada giusta. Occorre sensibilizzare i ragazzi – ha detto l’assessore Leo – su questi temi importanti. Per poter dialogare con i ragazzi è necessario però essere sempre in connessione con loro. Occorre saper interagire con loro e con i loro strumenti. Noi continueremo a giocare di attacco – ha concluso Leo – cercando di comprendere chi abbiamo di fronte e cercando di coinvolgere la totalità delle scuole”.
Data: 8 Dic 2016
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