Home » Eventi Puglia » Eventi provincia BAT »
Sono trascorsi ben dieci anni da quando l’ensemble “Luigi Palumbo & Aquarata” pubblicò “Terra Nòste”, l’album che portò il vernacolo coratino a conquistare la notorietà nazionale.
Finalmente il gruppo musicale è tornato sulle scene con un nuovo lavoro discografico “A Mare Citte” (pubblicato con l’etichetta indipendente Angapp), che dà il titolo al loro nuovo concerto-spettacolo, in programma nei giorni 11 e 12 marzo presso il Teatro comunale di Corato.
Confermato il sodalizio artistico tra i sette musicisti e il poeta vernacolare Gerardo Giuseppe Strippoli, che insieme a Luigi Palumbo ha firmato i brani dell’album, integralmente arrangiato da Riccardo Caiati (basso e contrabbasso), Giuseppe Di Bisceglie (pianoforte, tastiere, fisarmonica e voce), Pietro Catucci (violino), Giuseppe Mazzilli (chitarre), Paola Caterina (voce) e Aldo Scaringella (batteria e percussioni).
In occasione di questo concerto-spettacolo, è prevista la partecipazione straordinaria dell’attore Domenico Santarella e della scuola di danza Danze lab.
“A Mare Citte” racchiude le bellezze della terra del Sud, con il mare, l’orizzonte e le sue radici.
Attraverso delle sonorità ethno folk, questo lavoro rivela l’indissolubile legame con la terra d’origine, proiettato verso un mondo che volge lo sguardo al Mediterraneo, assorbendone le sonorità, i colori e le meravigliose storie dei tempi passati.
Il forte gusto delle radici traspare dalle nove tracce proposte nell’album, insieme al delicato odore del mare, inteso come trait d’union tra mondi e culture diverse.
Interessante ed efficace la scelta di utilizzare strumenti tipici della tradizione pugliese, quali il tamburello, suonato da Davide Torrente, o la tromba di Dario Doronzo, che si intrecciano ai vocalizzi di Fabrizio Piepoli, special guest del disco.
L’artista coratino Mariano Palumbo ha firmato l’immagine di copertina, che raffigura una barca, simbolo di questo viaggio attraverso la musica, il tempo e lo spazio.
Il successo della band è da rintracciare nel pregio artistico musicale dei singoli componenti, ma soprattutto nell’amore per la propria terra, che Luigi Palumbo e gli Aquarata cantano con immutata passione.