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Patate, riso e cozze? A Bari uno dei piatti più amati è “minacciato” dalla scure dell’abusivismo. A denunciarlo il senso civico di un abitante del capoluogo. “Un cittadino mi ha inviato questo video dove si vedono alcune persone che gettano in mare, dal Molo San Nicola, dei sacchi neri che ci hanno subito insospettito. Ho chiesto alla Polizia Municipale di verificare la situazione e subito dopo è intervenuta con la Guardia costiera, scoprendo che si trattava di cozze. Hanno sequestrato in tutto 150 kg di mitili non tracciabili, che erano stati immersi, per la “coltivazione” abusiva, in uno specchio d’acqua dove c’è il divieto di balneazione. Le stesse cozze sarebbero state vendute chissà dove”. A utilizzare Facebook per denunciare il malcostume di alcuni concittadini è stato poi il sindaco di Bari, Antonio Decaro: 150 chili di mitili, non tracciabili e coltivati in una frazione d’acqua colpita dal divieto di balneazione, hanno destato più di qualche sospetto.
“Le cozze ora saranno distrutte e si sta procedendo alle indagini per risalire ai responsabili-continua Decaro-Voglio ringraziare il cittadino perché senza di lui non avremmo forse saputo niente e certamente qualcuno sarebbe rimasto intossicato. Dopo la rabbia iniziale per le immagini del video e aver richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine, resta l’orgoglio di essere il sindaco di quei tanti cittadini che fanno il proprio dovere e che si assumono la responsabilità di denunciare e di aiutarci a prenderci cura della città e a far rispettare le regole”. La “Bari per bene”, slogan spesso adottato dal primo cittadino nell’arco della sua permanenza in capo a Palazzo di Città, cresce anche così.
Data: 4 Giu 2016
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