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Rio 2016, prima medaglia pugliese: Montrone di bronzo nel canottaggio

Rio 2016, prima medaglia pugliese: Montrone di bronzo nel canottaggio

E’ stato un venerdì di bronzo per gli olimpici pugliesi impegnati a Rio de Janeiro. A portare in dote la prima medaglia per gli atleti del tacco d’Italia è stato Domenico Montrone: il canottiere 30enne, nato a Modugno e cresciuto nel Cus Bari, ha portato a casa la medaglia di bronzo nel quattro senza senior maschile ai Giochi di Rio 2016. Gli azzurri Giuseppe Vicino, Matteo Castaldo, Matteo Lodo e Domenico Montrone hanno realizzato il tempo di 6’03”85 chiudendo alle spalle della Gran Bretagna, oro in 5’58”61, e dell’Australia, argento in 6’00”44. L’Italia ha raggiunto nella giornata di ieri quota 15 medaglie, e quella del team composto da Montrone-Lodo-Vicino-Castaldo è la seconda nel canottaggio dopo il bronzo di due giorni fa nel due senza senior, conquistata da Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo.

Sfortunata invece Veronica Inglese nei 10mila metri

Solo la sfortuna ha invece frenato la barlettana Veronica Inglese. La sua gara sui 10mila metri in quel di Rio de Janeiro è terminata al 30esimo posto con il cronometro fissato su 32’11”67. Il suo primato resta dunque di 31’37”43. Fatale una caduta nel cuore della gara, che ne ha condizionato l’andamento: è stata una gara dominato dal gruppo africano, come da pronostico. A trionfare, stabilendo il record mondiale è stata l’etiope Almaz Ayana, con il tempo di 29’17’’43: gara tiratissima, con Ayana, Vivan Cheruiyot e Tirunesh Dibaba (componenti del podio) sempre protagoniste. L’etiope ha migliorato il record mondiale della cinese Wang Junxia (29:31.78, Pechino 1993) portandolo a un sensazionale 29:17.45. Argento alla kenyana Vivian Cheruiyot in 29:32.53 (record nazionale), bronzo all’altra etiope Tirunesh Dibaba in 29:42.56 (primato personale). La Inglese è partita bene, pagando lentamente dazio a una differenza di rendimento già pronosticata alla vigilia e alla sfortuna. La gioia per la partecipazione al sogno a cinque cerchi è però più forte di ogni analisi: “Sono contenta perché è la mia prima Olimpiade ed entrare in questo stadio pieno di gente è stato fantastico: essere qui è stato il vero traguardo. Ci vediamo tra quattro anni”.


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